Tutti sappiamo che Nisporto è sempre stato trascurato da tutte le Amministrazioni che ci sono state nel nostro Comune ma mai ci siamo sentiti emarginati come adesso. E’ arrivato il momento di dire basta e noi abitanti e/o frequentatori di Nisporto chiediamo con forza alla nostra Amministrazione di non essere più lasciati nel dimenticatoio e di prendersi cura di questa frazione nel modo corretto, intervenendo nelle varie manutenzioni nei giusti tempi in modo da riportare ordine e decoro nella nostra amata Nisporto.
Di seguito riportiamo i nostri punti di osservazione da Bagnaia a Rio nell’Elba:
- Arrivando da Portoferraio al bivio da Campitelli per Rio-Nisporto non ci sono più i cartelli indicatori mentre arrivando da Nisporto c’è da cambiare la segnaletica da “stop” a “diritto di precedenza” in quanto strada primaria.
- All’altezza dell’ingresso di Poggio Fortino un grosso pino è in fase di caduta e se avviene ciò si porterebbe con sé anche parte della sede stradale. Forse sarebbe meglio tagliarlo prima come pure uno subito dopo la prossima curva che insiste pericolosamente sulla carreggiata.
- Arrivando in zona Le Secche notiamo sul pendio del monte due pali troncati e sorretti dai fili, uno del telefono e l’altro della luce che se malauguratamente si spezzano restiamo tutti al buio e senza linea telefonica. Inoltre sotto strada sono state scaricate svariate lastre di amianto.
- Alla curva delle Secche lato destra c’è un enorme solco mentre sul lato sinistra c’è una piccola area di scambio ma con uno scalino da base strada non indifferente.
- Giunti in località Lavacchi e presa la discesa per Nisporto troviamo una strada ormai completamente a pezzi, il manto di cemento sarebbe da sostituire completamente, le fronde del bosco oltre ad aver ridotto la larghezza della sede stradale sono di ostacolo anche nell’altezza tanto da raschiare sui tetti delle auto un po’ più alte del normale. Immaginiamoci un po’ come riescono a passare i furgoni, i camper oggi sempre più grandi, e pensiamo, ma se dovessimo noi trovarci su una strada così la ripercorreremo? Nella scarpata a valle della strada troviamo una infinità di discariche di tutti i generi mentre nella cunetta a monte o in quello che ne resta, ci sono da tempo grossi massi.
- Arrivati in fondo a Nisporto troviamo subito due discariche di terra, detriti ed altri materiali, non analizzati, una a destra ed una a sinistra della strada.
- Sul tratto di strada che raggiunge il minimarket troviamo la staccionata in legno che sovrasta il fosso in condizioni pessime e pericolosa per chi si dovesse appoggiare.
- Al bivio del Minimarket, dove ci sarebbe bisogno di un cestino per le defezioni dei cani, troviamo giorno e notte un deposito non autorizzato di immondizia, quella quotidiana delle abitazioni, che i proprietari vicini preferiscono buttare lì anziché tenerla alla propria sede ed aspettare il porta a porta. Qui troviamo anche della cassette quali postazione per i gatti, dove le così dette Gattaie portano per questi animaletti il cibo ma di solito in piatti di plastica che poi volano col vento da tutte le parti e nessuno li raccoglie; a questi resti di cibo e ai sacchetti dei rifiuti vicini accorrono anche i gabbiani di giorno e i ratti di notte, spargendo immondizia ovunque.
- Prendiamo a sinistra la strada che raggiunge il mare e troviamo parte dei lampioni nascosti tra le piante, che oltre ad invadere la corsia stradale, quasi non consentono al fascio luminoso di raggiungere l’asfalto e il corrugato dell’impianto è appoggiato sul muretto lato strada. Davanti al minimarket c’è una griglia che dovrebbe raccogliere l’acqua del fosso soprastante ma essendo ostruita da parecchio tempo acqua e detriti si riversano in strada. I lavori della fibra non sembrano ancora terminati, infatti manca ancora la fascia di asfalto a ricoprire la traccia effettuata lungo la carreggiata. La cunetta, ed oltre la cunetta, è ancora piena di terra e detriti a seguito del temporale del febbraio scorso. Giunti all’ingresso del campeggio qui scompare la cunetta, l’acqua piovana scorre sulla strada, parte entra direttamente nell’ingresso del campeggio creando non pochi problemi, mentre la rimanente raggiunge il parcheggio, attraversa il parco pubblico, e arriva in spiaggia scorrendo sul passaggio a mare del campeggio lasciando solchi pericolosi specie al passaggio di pedoni durante la notte in quanto l’illuminazione pubblica su quel tratto è ormai fuori uso da anni.
- Il parcheggio comunale, oggi a pagamento, ha lampioni traballanti, rotti, cartelli mancati, erba alta, e l’ingresso alla spiaggia mal tenuto.
- Considerato l’attuale situazione del fosso che ristagna, necessiterebbe una disinfestazione contro le zanzare, ogni anno più cattive e pericolose. Anche il canneto andrebbe curato un po’ meglio. Se durante la stagione invernale si tagliassero le canne e si bruciassero sul posto, come facevano i nostri vecchi, si eliminerebbero sporcizie, topi e ratti per i quali si potrebbe anche fare una derattizzazione su tutto il comprensorio.
- C’è un’ordinanza che regolamenta i cani in spiaggia, l’orario in cui possono fare il bagno, ma perché non viene fatta rispettare?
- Nel parcheggio lato sinistra esisteva un’aiuola, adesso sono rimasti solo i cordoli perimetrali che danno anche fastidio alle manovre, che senso ha?
- Agli ingressi della spiaggia ci sarebbe bisogno di bidoni per i rifiuti, almeno dell’indifferenziata, perché quelli posizionati attualmente nella proprietà privata, anche se zona pubblica, non servono allo scopo. La parziale pulizia della spiaggia non è sufficiente e i volontari che si prestano hanno bisogno di bidoni a disposizione per la plastica raccolta e rifiuti vari.
- Ci risulta che i bagni pubblici e/o quelli del bar in spiaggia a servizio pubblico e della clientela in effetti siano a pagamento.
- Al lato sinistro della spiaggia abbiamo l’ultima Fornace del suo genere, simbolo di questa località, ma ormai in uno stato di conservazione fatiscente, perché non farci qualche lavoro di manutenzione per toglierla dallo stato di pericolo attuale, riportarla alla sua fattezza e bellezza originale, e renderla a giusto titolo monumento storico?
- Torniamo al bivio del minimarket e prendiamo a destra verso Rio nell’Elba, all’ingresso del residence Cala Rossa manca un lampione stradale da qualche anno, all’ufficio tecnico del Comune hanno promesso di riposizionarlo con la manutenzione ultimamente fatta ma non è avvenuto, come pure un altro lampione che è stato divelto davanti a casa Mancusi durante un rally. In questo punto notiamo un pozzetto sporgente dove le auto rischiano di spaccare le ruote. Nel tratto di strada tra Casa Pisani e la Chiesetta ci sono delle buche che, forse non viste, non sono state riempite di asfalto.
- Siamo giunti in zona Convento, e qui dobbiamo fare un passo indietro nella storia amministrativa: dopo Sarno il sindaco del nostro comune ha subito dato il via ad un progetto di messa in sicurezza e risanamento idraulico del bacino di Nisporto. Dopo poco sono iniziati i lavori per l’intubamento sotto la strada, l’allargamento del fosso a cielo aperto per arrivare alla foce, ma il progetto prevedeva anche una vasca di raccolta a monte degli insediamenti. Questa, spostata sulla cartografia un paio di volte e pur essendo finanziata, non è stata realizzata rendendo di fatto a rischio l’intera vallata. Lo scorso 13 febbraio ci sono stati i segni di queste negligenze da parte dell’Amministrazione che non si è ancora resa conto dei veri pericoli che potrebbero ancora accadere. A distanza di oltre 20 anni aspettiamo ancora il completamento dell’opera idraulica. Anche per un tratto di fosso più a valle è stato richiesto un intervento di modifica, e per due volte rimandato l’inizio del lavoro. Se l’Amministrazione di Rio non prende urgenti provvedimenti per completare l’opera di messa in sicurezza idrica si potrebbero verificare problemi ancora più gravi di quelli avvenuti fino adesso e si potrebbe giungere a delle vere e proprie responsabilità di carattere penale.
- Se riprendiamo il viaggio verso Rio notiamo che in alcuni tratti del percorso la cunetta è scomparsa, riempita di detriti dall’ultimo acquazzone come pure le caditoie, che comporta una scorretta via per le acque meteoriche e di conseguenza danni incontrollati. Anche alla curva della Croce, quella panoramica, c’è un enorme scalino a lato strada, come pure alla curva di Campo di Vergaia. Basterebbe riportarci un po’ di terra.
- Anche al bivio per Nisportino sono evidenti delle buche, anche in questo caso forse non viste.
- Su tutto il percorso della Falconaia troviamo fronde che invadono la sede stradale e ancora buche, qualche tratto sarebbe da riasfaltare proprio. Facciamo anche presente che il taglio dell’erba non è stato fatto. Se fosse possibile si richiede un cassone scarrabile dove poter confluire gli sfalci quotidiani dell’intera collettività, non tutti hanno la possibilità di portare questi resti vegetali alla discarica comprensoriale.
- Abbiamo notato che quando piove da tutte le stradine secondarie arrivano detriti sulla strada comunale, sarebbe opportuno prevedere di posizionare nell’intersezione di queste una griglia di raccolta acqua e detriti in modo da mantenere pulita la sede stradale comunale.
- Arrivati alla rotonda del cimitero di Rio ci fermiamo prima di finire nell’ultima buca e terminiamo il nostro tour.
Una baia di questo tipo potrebbe essere un gioiellino, ma un Comune che non sa valorizzarla sembra davvero sordo e cieco. Ci auguriamo tutti che l’Amministrazione si renda cono che non può abbandonare una frazione.
LA PRESENTE PETIZIONE E’ UNA FORMALE PROTESTA ED ANCHE RICHESTA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RIO AFFINCHE’ POSSA INTERVENIRE PRONTAMENTE PER RISOLVERE I PUNTI DA NOI SEGNALATI E INSIEME RIDARE A NISPORTO QUEL GIUSTO DECORO, ADESSO NEGATO, COME MERITA DI AVERE, E SOPRATTUTTO UN APPELLO A TERMINARE QUEI LAVORI DI MESSA IN SICURZZA CHE CI ASPETTIAMO DA OLTRE 20 ANNI, IN MODO DA AVERE LA CERTEZZA DI ESSERE AL SICURO QUANDO C’E’ UN TEMPORALE E LA SICUREZZA PER DORMIRE SONNI TRANQUILLI.
Il gruppo “Salviamo Nisporto all’Elba”






